In questa rubrica sono pubblicate alcune ricette tratte da “La mia politica in cucina“, blog di Renata Briano, amministratore unico di ARAL.

Non sono ricette qualsiasi, poiché insegnano a ridurre gli sprechi anche in cucina. Un modo diverso, gustoso e sfizioso per riutilizzare gli scarti, buttare via meno alimenti, ed essere amici dell’ambiente… anche a tavola.


Questa ricetta è la dimostrazione di come una volta in cucina non si buttasse via nulla, al contrario di oggi, dove lo spreco alimentare è un problema globale.

Abbiamo tanto da imparare dai nostri nonni se si calcola che, oggi, circa un terzo della produzione mondiale di cibo destinata al consumo umano si perde o si spreca lungo la filiera alimentare ogni anno (FAO 2011) (dati del Ministero dell’Ambiente).

Lo spreco procapite a livello del consumatore in Europa e Nord-America è circa 95-115 kg/anno; nell’Africa sub-Sahariana e nel Sud-est Asiatico tale valore è di circa 6-11 kg/anno (FAO 2011).

Nell’UE si producono 88 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari all’anno, ovvero circa 173 kg a persona (dati Parlamento europeo).

I prodotti alimentari vengono persi e sprecati lungo tutta la filiera alimentare: nelle aziende agricole, nella lavorazione e produzione, nei negozi, nei ristoranti e in casa. Sempre secondo stime, i settori che in media contribuiscono maggiormente allo spreco dei generi alimentari nell’UE sono le famiglie (53%) e l’industria della trasformazione alimentare (19%).

Questi dati ci mostrano come lo spreco generi anche squilibri ambientali e sociali: cambiamenti climatici, erosione del suolo, scarsità idrica, sostentamento, salute, perdita di biodiversità, conflitti…

Ma veniamo a noi: questa semplicissima ricetta si utilizza quando avanza un po’ di minestra (passato di verdura, minestrone, minestrina con e senza pasta) dal giorno prima.

Si aggiunge un uovo, un po’ di prezzemolo tritato, un po’ di farina, si aggiusta di sale e si frigge a cucchiaiate in abbondante olio.