Sapevate che… nel parco di Arenzano sono comparse qualche mese fa alcuni esemplari di meduse cinesi d’acqua dolce?

Si tratta di una specie nuova in Liguria: le “craspedacusta sowerbii” sono comparse in uno dei laghetti del parco, dopo aver viaggiato nientemeno che dal Fiume Azzurro, in Cina.

A scoprire la presenza di queste piccole medusine che misurano circa 2 cm, Martina Manuele, giovane esperta laureata in Scienze Ambientali, che ha avvertito uno dei suoi professori, Giorgio Bavestrello, direttore del laboratorio di Zoologia del Dipartimento Distav dell’Università di Genova. Il professore ha confermato: non erano ancora arrivate segnalazioni dalla nostra regione.

Adesso vicino al laghetto interessato c’è un cartello, ideato da Comune e Distav, in cui s raccomanda, per il benessere dell’ecosistema che si è creato, di non gettare oggetti o altri animali (non è raro che compaiano nuovi pesci o tartarughe, abbandonati dai privati) in acqua.

Ma come ha fatto la craspedacusta ad arrivare fin qui? Durante il suo ciclo di vita, questo particolare animale assume diverse strutture: la medusa, che vive in acque libere, e il polipo, che vive a contatto con il substrato. Il polipo è in grado di sopravvivere anche per lungo tempo in condizioni non ottimali, perché entra in una sorta di “letargo” per poter ridurre al minimo le funzioni vitali quando non si trova in un ambiente adatto. Ed è proprio questo fattore che ha permesso alla medusa (che si nutre di piccoli crostacei e larve di zanzara, e che è assolutamente innocua per l’essere umano) di arrivare in Europa, probabilmente diffondendosi con il trasporto di pesci, molluschi e piante ornamentali, oppure anche rimanendo attaccata alle zampe degli uccelli.

Tempo fa, Il Secolo XIX ha dedicato un articolo alla comparsa della craspedacusta nelle acque di Arenzano: